12 piatti per celebrare le feste

Come in Italia, anche nel resto del mondo ci sono piatti tipici delle feste Ecco, quindi, alcune ricette famose che potete segnarvi e consigliare per passare un 24 e 25 dicembre attorno a una tavola diversa dal solito, con una nuova storia da raccontare.

Martinsgans.

 

 

In Germania è consuetudine mangiare l’oca di san Martino, in cui il volatile è arrostito imbottito di castagne mele e cipolle e servito con un contorno rape rosse o gnocchi di patate. È un piatto che richiede molto tempodi preparazione: mentre la cottura dell’oca è semplice, la preparazione dei contorni richiede pazienza. Il lato buono, però, è che si può preparare in anticipo, fino a tre giorni prima della festa, e poi conservarla in frigo.

Bûche de Noël.

 

 

Se le portate principali variano da zona a zona, ciò che unisce i francesi nel Natale è il tipico dolce natalizio, la bûche de Noël (o tronchetto di Natale): derivato dalla tradizione del ceppo di Natale, fu ideato da un pasticciere nel 1945 ed evoca nella forma unpezzo di legno a ricordare il ceppo che, secondo la leggenda, le famiglie del Nord Europa utilizzavano anticamente comemezzo di riscaldamento prima della scoperta dell’elettricità. Il ceppo di Natale, simbolo vitale di calore e di amore, era conservato nel camino da Natale all’Epifania.

 

 

Torrone di Jijona o di Alicante.

 

In Spagna, dopo una cena a base di agnello arrosto o maialino al forno, è tradizione allestire un angolo dei dolci. Tra le proposte più varie, da segnare sono i torroni, soprattutto quello di Jijona, molto morbido, così come quello di Alicante, che è invece più duro.

Flæskesteg

 

È un arrosto di maiale che si mangia in Danimarca, rigorosamente servito con la pelle croccante e accompagnato da patate caramellate o bollite e cavolo rosso. Tradizionalmente natalizio, si trova ormai nei locali del Paese per tutto l’anno, come piatto che riflette la lunga storia d’amore dei danesi con il maiale.

 

Bacalhau da Consoada. È un piatto tipico con baccalà, patate, uova e cavolo. Poiché il baccalà è servito di notte e accompagnato da molti dolci e dessert, è possibile condire il merluzzo semplicemente con olio d’oliva e aceto. L’accompagnamento con il cavolo portoghese è tradizione, ma a chiunque non piaccia questo cavolo può accompagnare fagiolini, cavolfiori, verdure o altri ortaggi di più gradimento.

Christmas Pudding.

 

Piatto tipico della tradizione inglese e americana, dopo una cena a base di tacchino, verdure e salsa di miritilli, il Christmas pudding è di solito a forma rotonda, con uova, mandorle, frutta candita, rum e spezie e una salsa al brandy. In alternativa, facilmente troverete la mince pie, la torta di pasta frolla ripiena di frutta secca, che secondo la tradizione è il tipico cibo di Babbo Natale.

 

 

Porkkanalaatikko.

 

È uno sformato finlandese morbido e speziato, a base di carote e riso cotto in una crema di uova e latte: le verdure sono cotte e passate, mescolate con latte o panna e uova, addolcite con zucchero di canna o melasse e aromatizzate con noce moscata. Quindi cotte al forno.

Bigos. Specialità polacca a base di crauti, carne e spezie, è tra i piatti simbolo del Paese e ne esistono molte versioni, a seconda del numero di ingredienti utilizzati, delle loro proporzioni e dei tempi di cottura. La variante più diffusa prevede che si lascino bollire i crauti in una casseruola, mentre al contempo si fa rosolare il manzo ed il maiale, tagliati a dadi e conditi con spezie, in un secondo tegame. Separatamente si lasciano scottare la salsiccia e la pancetta affumicata e si versano infine tutti gli ingredienti in una pentola insieme ai crauti e alla passata di pomodoro. A seconda delle preferenze la cottura può continuare a fuoco lento per diverse ore.

 

Imbuljuta tal-Qastan.

 

A Malta, a Natale ma anche a Capodanno dopo la mezzanotte, si è usi servire questo drink molto particolare a base di cacao, castagne, chiodi di garofano, cannella e scorze d’arancia e mandarino, è servito generalmente in tazze o piccole ciotole e rigorosamente bollente.

 

 

Pavlova. Dolce famosissimo che sembra sia stato creato nel 1926 dallo chef di un hotel di Wellington, in Nuova Zelanda, la pavlova è tuttora messa a tavola proprio in questo Paese in qualsiasi occasione, soprattuttto a Natale. Costituita da una base di meringa morbida dentro e croccante fuori, è ricoperta di panna e frutta ed è un dolce molto appariscente.

 

 

Pollo fritto-giapponese-kfc

 

Pollo fritto giapponese, rigorosamente di Kentucky Fried Chicken. Sì, avete letto bene. Pur non essendo il Giappone un Paese in cui si festeggia propriamente il Natale, visto che i cattolici sono in minoranza, da tempo, grazie a una trovata pubblicitaria della catena di fast food Kentucky Fried Chicken, per i giapponesi mangiare pollo fritto il 25 dicembre è diventata una tradizione natalizia.

 

Zakuska. Essendo un Paese ortodosso, la Russia festeggerà il Natale soltanto il 7 gennaio prossimo. Sicuramente, sulle tavole del Paese, sarà imbandito quello che in russo si chiama zakuska, un ricco assortimento di antipasti caldi o freddi che è servito accompagnato da vodka, brandy e cognac, insieme a salse speciali e saporite. Ricordatevene, quando toccherà a voi aprire degnamente le feste.

 

 

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